Category Archives: Libri Tabor

Kobane Calling

È uscito il fumetto di Zerocalcare, già apparso su Internazionale, in una nuova edizione benefit per Kobane. La pubblicazione di questo fumetto nasce da un incontro di intenti tra Zero Calcare e alcuni compagni e compagne tra Torino e la Valsusa. Sul fronte di Kobane, ormai da settembre 2014, i partigiani di YPG/YPJ stanno difendendo, metro dopo metro, quello straordinario esperimento di “democrazia senza Stato” in corso in Rojava. Dopo mesi di isolamento e di silenzio, finalmente molte realtà di movimento hanno colto il valore e la portata universale della battaglia che si sta giocando laggiù. Questo fumetto, e questa sua ri-pubblicazione, nasce nell’ambito di questo tentativo di aprire e sostenere un canale di solidarietà internazionale dal basso, un appoggio concreto per i civili e i combattenti di Kobane.

Il ricavato andrà all’ Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia (UIKI-Onlus)

http://www.uikionlus.com/

Per richiesta copie si può scrivere a questo indirizzo:
conilcuoreakobane@gmail.com

copertina fumetto Kobane

«… e non c’è più bellezza e conforto se non

nello sguardo che fissa l’orrore, gli tiene testa…»

(T.W. Adorno, Minima moralia)

«Kobanê», «Suruç», … Nomi che, solo pochi mesi fa, nessuno aveva mai sentito pronunciare.

Oggi sono un simbolo di resistenza in tutto il mondo. Ma queste cose non succedono per caso. Succedono perché ci sono donne e uomini che hanno scelto. Hanno scelto di andare là a combattere. E a morire. E perché altri, altrove, hanno raccolto il loro coraggio e hanno scelto di sostenerli.

Così vanno le cose. Uomini e donne scelgono cosa fare, dove stare… E le loro scelte producono conseguenze. Succede proprio così, anche se tutto quanto intorno sembra volerci convincere del contrario.

Anche questo che avete in mano è, nel suo piccolo, un pezzo di quelle conseguenze. Un pezzo di quel sostegno.

Uno strumento per raccontare Kobanê, il Rojava, e per raccogliere dei soldi da mandare là.

Ma perché proprio ? È una giusta domanda. Visto che purtroppo profughi, orfani, disperati abbondano, insieme alla pena che ci fanno, alle ONG che ci campano, e al “sistema degli aiuti” che aiuta soprattutto a far sì che tali “emergenze” non manchino mai. Ecco perché . Perché non si tratta dell’ennesimo campo in cui aiutare dei disperati a restare tali.

Si tratta, al contrario, di cercare insieme una via di fuga da tale pantano. Costruire relazioni paritarie, solidarietà inedite… l’apertura di un’alternativa rivoluzionaria.

In Rojava hanno cominciato. Perciò “aiutarli”, per noi, significa piuttosto “aiutarci” a capire come hanno fatto.

In Rojava sta germogliando un altro Medioriente, sulle macerie dell’ordine coloniale e delle ipocrisie occidentali. Ecco perché hanno tutti contro. Tutti. Stati “islamici” o “democratici” che siano. Ecco perché noialtri, invece, stiamo dalla loro parte.

Pepi

gennaio 2015


Da Kobane a noi

Riceviamo e volentieri diffondiamo:

“Nasce il  blog da Kobane a noi, frutto dell’incontro tra alcune compagne milanesi femministe e kurde e in risposta all’appello che invitava a dedicare il prossimo 8 marzo alla rivoluzione delle donne nel Rojava.

In attesa che si definiscano le iniziative per la Giornata internazionale delle donne, nel blog potete trovare gli appuntamenti milanesi verso l’8 marzo, materiale informativo e documentario, nonché interessanti spunti di riflessione.

donne curde

Di seguito, un piccolo e stimolante ‘assaggio’.

A partire da noi
Organizziamo la resistenza ovunque nel mondo le donne subiscano violenza. Diffondiamo insieme lo spirito di resistenza che ci unisce e ci rafforza contro ogni manifestazione del sistema di dominio patriarcale.
Questa affermazione, contenuta nell’appello lanciato dalle compagne kurde affinché la Giornata Internazionale delle Donne 2015 sia dedicata alla rivoluzione delle donne nel Rojava e alla resistenza delle Unità di Difesa delle Donne YPJ è immediatamente risuonata in tutte noi.
Per storie personali e percorsi, il nostro approccio alla lotta di liberazione delle donne kurde rifiuta completamente l’estetica mediatizzata della ‘bella guerrigliera’, che è finalizzata soltanto a sminuire il reale portato del percorso di liberazione che le compagne kurde portano in ogni ambito della vita individuale e comunitaria.
E, al contempo, rifiutiamo la logica noi/voi, che è logica di guerra e non di reciprocità. Nel relazionarci con le compagne kurde in lotta, infatti, vogliamo partire dalle tensioni comuni e dai comuni desideri e pratiche: separatismo, autodifesa, autodeterminazione e orizzontalità.
Partire da noi, dunque, ma senza restare a noi. Perché il partire da sé si fa strumento politico di lotta soltanto se ci fa acquisire consapevolezza e forza per reagire collettivamente ai dispositivi di oppressione del sistema globale di dominio patriarcale e neoliberista.
Con questo blog vogliamo promuovere la costruzione di un 8 marzo fuori da ogni rituale e di un percorso che non sia soltanto per ma con le donne kurde.
Per questo nelle pagine del blog abbiamo deciso di raccogliere materiali documentari sparsi in rete per renderli più facilmente accessibili e, al contempo, dare spazio ad approfondimenti che spieghino perché la lotta delle compagne kurde risuona in noi e, dunque, per combattere il suprematismo che, a volte, abbiamo trovato anche negli ambiti femministi.
Un tempo la si sarebbe chiamata ‘sorellanza nelle lotte’. Una sorellanza che non è uno slogan ma una pratica da costruire giorno dopo giorno, nella relazione. Per abbattere tutte le forme – violente o dissimulate – di vittimizzazione e/o di criminalizzazione che il sistema dominante utilizza per renderci sottomesse o, ancor peggio, complici.”


Ristampa di “Escartoun”

Il libro “Escartoun” è stato ristampato con una nuova copertina, eccola qua.

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Venerdì 23 gennaio a Pinerolo

L’associazione lavoratori pinerolesi AlpCUB propone per venerdì 23 gennaio 2015 alle ore 18, presso il circolo ARCI Stranamore di Pinerolo, in via Bignone 89, una serata informativa sulle lotte del popolo Curdo, con la partecipazione di Daniele Pepino e del MED, Centro culturale Curdo di Torino.

stranamore23gennaio


Kurdistan in Valle Varaita

VENERDI 12 DICEMBRE

PIASCO, Valle Varaita, (CN) – ALA DELLA PACE

KURDISTAN NELL’OCCHIO DEL CICLONE

ll Medio Oriente è in fiamme, si sfaldano le frontiere, il popolo curdo si trova, ancora una volta, “nell’occhio del ciclone”. Contrariamente alle bugie della propaganda occidentale, chi sta davvero combattendo sul campo le aggressioni dello Stato islamico e le mire delle potenze capitaliste, sono le forze del PKK-PYD, alla guida di un movimento popolare, dal basso, fatto di uomini e donne, uniti al di là delle barriere nazionali, etniche, religiose… È un processo rivoluzionario, che da oltre due anni ha liberato la regione del Rojava (nord-Siria) riorganizzando la vita sociale – pur nelle difficoltà dovute alla guerra e all’isolamento – sulla base del protagonismo popolare, dell’uguaglianza di genere e della difesa dell’ambiente. È qualcosa di dirompente nello scenario mediorientale, su cui è necessario – per lo meno – incominciare a rompere la censura mediatica.

ore 19 apericena con specialità e musiche curde

ore 21 interventi di Daniele Pepino con la partecipazione di MED (Centro Culturale Curdo di Torino) e Antonio Olivieri (Associazione Verso il Kurdisatn onlus), proiezione del video-documentario: “YPJ. Un giorno in Siria tra le donne curde combattenti”.

Presentazione della campagna a sostegno del progetto “Hevi u Jiyan La Speranza e la Vita” per la realizzazione di un ospedale nel campo profughi di Makhmur in sud Kurdistan

Società Operaia di Mutuo Soccorso di Piasco in collaborazione con Alpi Libere, GAS Ratatoj, Caffè Tatawelo

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Fondobosco 28 e 30 novembre

Due presentazioni per il fumetto Fondobosco, venerdì 28 novembre alla locanda I Chimi a Frassino, in valle Varaita (CN), cena e a seguire la presentazione con l’accompagnamento musicale di Futeisha (Folk apocalittico sperimentale).

28 novembre I ChimiMentre domenica 30 novembre alla Libreria Calusca a Milano, in via Conchetta 18, ci sarà la mostra delle tavole originali e dalle 17 del pomeriggio la presentazione del fumetto.

 

30 novembre calusca

 


Kurdistan, nell’occhio del ciclone

Domenica 26 ottobre, dalle 17, al circolo “Barbarià” a Mentoulles, poco prima di arrivare a Fenestrelle, in provincia di Torino, ci sarà un momento di informazione e approfondimento sulla situazione in Kurdistan e Siria, a cura di Daniele Pepino e del MED, centro culturale kurdo.

Alleghiamo con piacere il calendario con anche gli altri appuntamenti del circolo Barbarià.

 

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Ovunque Kobane! Ovunque resistenza!

Da più di due anni il popolo del Rojava – regione a maggioranza curda nel nord della Siria – ha liberato il proprio territorio sperimentando una vera e propria rivoluzione sociale, fondata sulla partecipazione dal basso, l’uguaglianza tra uomini e donne e il rispetto dell’ambiente.

Proprio in queste ore, la “confederazione democratica” del Rojava è sotto attacco.

Le sue milizie di difesa del popolo (YPG) e delle donne (YPJ), con l’aiuto dei guerriglieri del PKK, stanno combattendo – in particolare nel cantone di Kobane – un’eroica e disperata resistenza contro i tagliagole dello “Stato islamico”.

L’autogoverno del Rojava sta dimostrando sul campo la possibilità di un’alternativa alla balcanizzazione del Medio oriente, alla guerra fratricida, alla rapina delle risorse…

Proprio per questo si trova isolato, censurato, strangolato, dalla politica ipocrita di tutte le forze statali e capitaliste (Turchia in testa), che sostengono di fatto l’avanzata dell’I.S., mentre pubblicamente fingono di opporvisi.

Proprio per questo, in ogni dove c’è chi sta riconoscendo come propria la resistenza degli uomini e delle donne di Rojava!

Spezziamo l’isolamento! Sosteniamo la resistenza popolare in Rojava!

 

Presidio di solidarietà – martedì 14 ottobre 2014, ore 18 – piazza Castello, TorinovolantinoKobane

 

Comunicato dal Presidio:

La Torino solidale è scesa in piazza oggi, martedì 14 ottobre, per far sentire il proprio grido di rabbia e di amore per i resistenti di Kobane. Centinaia di compagni e compagne insieme a tanti giovani, donne, bambini, della comunità curda di Torino hanno risposto all’appello lanciato dalle diverse anime del movimento antagonista torinese per un presidio di solidarietà, presto trasformatosi in un corteo di almeno cinquecento persone che hanno attraversato il centro della città.

Come sta accadendo in tante città del mondo, le persone e le realtà che lottano sui territori stanno riconoscendo nei combattenti di Kobane i propri fratelli e sorelle, a cui è urgente far sentire che non sono soli. L’esperienza di autogoverno in corso in Rojava – oggi sotto attacco frontale – è parte della lotta di noi tutti, in quanto concreta alternativa rivoluzionaria alla balcanizzazione e al saccheggio del Medio Oriente.

Contro la meschinità degli interessi capitalistici alleati col più bieco odio settario, si è sollevata la resistenza di un popolo che non arretra. E nonostante le catastrofiche previsioni, la disparità di armamento, l’isolamento internazionale, nonostante tutto trami per la sua caduta… Kobane è ancora in piedi.

Strada per strada, casa per casa, fino all’ultimo uomo e all’ultima donna… Kobane resiste!

È il cuore del Kurdistan ribelle ad aver fatto di Kobane una nuova Stalingrado, il suo coraggio ha trasformato una preannunciata tragedia in un luminoso simbolo di resistenza e di riscossa.

Non è più sola Kobane, questa battaglia l’ha già vinta, qualsiasi cosa succederà.

E grazie al suo coraggio, oggi, ci sentiamo meno soli anche noi. Grazie Kobane.

Viva la solidarietà internazionale! Viva la resistenza del Rojava!

Biji berxwedana gel!

 

Torino 14 ottobre 2014


YPJ: Un giorno in Siria tra le donne kurde combattenti


Kurdistan, nell’occhio del ciclone

Due serate sul Kurdistan, giovedì 2 ottobre a Trento e venerdì 3 ottobre a Milano, per approfondire una questione che da sempre è cara alle edizioni Tabor, con Daniele Pepino e il MED, centro culturale Curdo.

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