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La resistenza curda, tra guerra e rivoluzione

La guerriglia del PKK e la rivoluzione del Rojava, il conflitto con lo Stato Islamico e la lotta di liberazione delle donne, il confederalismo democratico e la guerra contro il governo turco… Scenari e prospettive di un processo rivoluzionario che sta mettendo in discussione l’intero assetto mediorientale…

Serate informative
incontro con Daniele Pepino (autore del libro: “Nell’occhio del ciclone. La resistenza curda tra guerra e rivoluzione“)
Proiezione video-documentari – Distribuzione materiale informativo

NOVEMBRE 2015:

Mercoledì 11 – Milano – h. 21:00  –  Libreria “Calusca”, via Conchetta 18

Giovedì 12 – Bergamo – h. 18:00  –  Lab. anarchico “La Zona”, via Bonomelli 9

Sabato 14 – Udine – h. 17:00  –  Ateneo libertario friulano, San Giorgio di Nogaro

Domenica 15 – Bologna – h. 17:00  –  Circolo “Iqbal Masih”, via dei Lapidari 13/l

Mercoledì 18 – Trento – h. 20:30  –  Nave Assillo occupata, via San Pio X, n. 15

serate informative kurdistan


mercoledì 28 ottobre a Bussoleno

La Turchia è ormai un campo di battaglia.
Il neo-sultano Erdogan, vedendo traballare il suo sogno totalitario, sta trascinando i popoli dell’Anatolia in un baratro di odio e di sangue.

L’imminenza delle elezioni del 1 novembre non fa che aggravare questo scenario.

Ma la rivoluzione del Rojava in Siria e il diffondersi delle esperienze di autogoverno nel sud-est della Turchia aprono spiragli di speranza che illuminano non solo il popolo curdo ma l’intero Medio Oriente.

Ne parliamo mercoledì 28 ottobre all’osteria “La Credenza” di Bussoleno – Via Walter Fontan 16 – h. 21
INTERVERRANNO:
Daniele Pepino
(autore di “Nell’occhio del ciclone – Il popolo curdo tra guerra e rivoluzione”)
Murat Cinar
(giornalista – Turchia)
Rappresentanti di UIKI ONLUS
(Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia)

mercoledì 28 alla Credenza


Nunatak scaricabili in formato PDF

Abbiamo reso disponibili in formato PDF i vecchi numeri della rivista Nunatak. Per ora potete trovare i primi quattro numeri, ma al più presto aggiorneremo la pagina con gli altri numeri della rivista. Cliccando in alto a destra, sopra la scritta TABOR Edizioni, di fianco a “Home” c’è una pagina “Nunatak”, da lì si arriva alla pagina con i link ai vari PDF.

nunatak 01


Le Alpi, la crisi, la rivincita del locale

copertina_materiali_alpi«Le Alpi, la crisi, la rivincita del locale». Interventi e scritti di: Enrico Camanni, Adriano Cirulli, Marco Aime, Stefano Boni, redazione della rivista “Nunatak”, Daniele Pepino, settembre 2015, pp. 32 (f.to 14,5×21 cm.), euro 3.00.

L’attuale crisi della “civiltà occidentale” mostra tutta la fragilità e inadeguatezza del sistema tecno-burocratico di fronte ai disastri, alle ingiustizie, ai conflitti da esso stesso generati. Ovunque, sempre più pervasiva, si impone una artificializzazione dei territori, che da luoghi del rapporto organico uomo-natura sono ridotti ad asettici siti per la forsennata riproduzione di profitto e di lavoratori/consumatori sradicati e omologati.
Come ogni civiltà, anche la nostra è destinata all’estinzione (e sono ormai i suoi stessi funzionari ad annunciarne l’imminenza con angoscia), ma ciò che verrà dopo dipende dalle dinamiche in atto sui territori nel corso del suo declino. Cioè oggi.
Ci troviamo su un confine, in bilico tra le opportunità di rinascita offerte dalla disgregazione degli apparati di dominio e l’ulteriore rovina nel baratro della catastrofe ecologica e sociale; perciò è urgente un ripensamento radicale delle forme organizzative, decisionali, economiche e delle teorie che le esprimono.
Territorio, identità, autonomia, sovranità sono questioni aperte che, nella crisi degli Stati nazione e della globalizzazione capitalista, emergono in tutta la loro importanza e problematicità, con cui volenti o nolenti dobbiamo fare i conti.
Ne parleremo insieme, in un confronto aperto con studiosi che hanno affrontato tali questioni (con approcci e prospettive diverse), a partire dal territorio in cui siamo (le Alpi, con la loro storia e le loro specificità), verso una prospettiva più ampia di rivincita del locale, delle bioregioni e delle comunità umane coi loro bagagli di solidarietà, condivisione, resistenza, autonomia…

In questa pubblicazione sono trascritti alcuni degli interventi dei partecipanti alla tavola rotonda («Le Alpi, la crisi, la rivincita del locale», Bussoleno, 7 giugno 2014 – in «Una montagna di libri contro il Tav»), affiancati da estratti selezionati da alcuni saggi degli stessi autori. Non sono, dunque, gli atti completi del convegno, ma semplicemente una raccolta di materiali utili, a nostro avviso, a sviluppare un dibattito che si fa ogni giorno più urgente: quello sull’autogoverno comunitario dei territori in cui viviamo.


Dallo Stato nazione al comunalismo

dallo stato nazione al comunalismoJaneth Biehl, Dallo Stato nazione al comunalismo. Murray Bookchin, Abdullah Öcalan e le dialettiche della democrazia, settembre 2015, pp. 20 (f.to 14,5×21 cm.), euro 2.00.

Questi «materiali» di Tabor rispondono all’esigenza di pubblicazioni più agili rispetto ai libri editi finora, con uscite più rapide e tirature più limitate (magari finalizzate ad accompagnare una specifica iniziativa o a contribuire a un dibattito).
Materiali per la discussione, quindi, stimoli alla ricerca, alla critica e, soprattutto, all’autocritica. Già, perché crediamo che per affinare le armi della critica sia oggi più che mai prioritario rivolgerle su noi stessi, sulle nostre inadeguatezze alle esigenze rivoluzionarie del presente. Anche perché ci sembra che questa disponibilità a mettersi in discussione non sia così diffusa, anzi. Troppo spesso, a fronte di un anti-dogmatismo di facciata, ogni “novità”, ogni rottura dei (propri) schemi, viene vissuta come una minaccia a quella corazza identitaria che erigiamo per proteggerci dal “mondo esterno” e dalla sua irriducibilità a schemi preconfezionati.

In quest’ottica, il testo qui pubblicato, al di là delle singole posizioni che si possono più o meno condividere, ci pare particolarmente adeguato. Quello che emerge, infatti, da questa esposizione del pensiero di Bookchin e di Öcalan, è un percorso, teorico e pratico, non fossilizzato in una ideologia immutabile, ma aperto al confronto continuo con i propri limiti e i propri sbagli, oltre che con le modificazioni della realtà circostante. Ed è questo metodo, a nostro avviso esemplare, che vogliamo proporre all’attenzione dei lettori e delle lettrici.
Sarà forse un caso, infatti, che proprio il movimento ispirato da Öcalan, che ha saputo apertamente rivolgere le armi della critica contro se stesso e i propri errori, sia oggi il solo movimento in grado di esprimere anche una critica in armi all’altezza delle trasformazioni rivoluzionarie in atto?


Recensione di “Escartoun”

Pubblichiamo una interessante recensione apparsa su Sicilia Libertaria del nostro libri “Escartoun”, di Walter Ferrari e Daniele Pepino.

recensione escartoun


10 anni di NUNATAK

10 ANNI SUI SENTIERI DELLA MONTAGNA LIBERA E RIBELLE !

festeggiamenti per il decennale della rivista Nunatak.

SABATO 3 e DOMENICA 4 ottobre 2015 presso CA’ D’LA PAIS, ad Angrogna, in Val Pellice, provincia di Torino.

SABATO, dalle ore 17: Incontro con la redazione, Cena, Lettura teatrale sulle trivellazioni petrolifere sui monti irpini, dal titolo: “Maria Assunta Locarmine. La terra raccontata da una donna d’Irpinia“, a seguire festa e canti!

DOMENICA, alle ore 10: confronto sull’esperienza della rivista e i suoi possibili sviluppi. Aperitivo e pranzo. Ore 15: Concerto con Edaq Punk (folktronico alpino)

I posti per dormire sono limitati quindi bisogna portarsi sacco a pelo pesante, tenda e, se puoi, lascia a casa il cane.

Per raggiungere il luogo: dalla Strada Provinciale 161 (della Val Pellice) dopo Luserna S.Giovanni prendere a destra per Angrogna. Seguire per Località Vaccera – Rifugio Jumarre. Superato il rifugio Jumarre troverete le indicazioni per parcheggiare e proseguire a piedi (15 min. di sterrato).

nunatak 3 e 4 ottobre


Iniziativa agli uffici della Turkish Airlines.

Venerdì 25 settembre 2015, un gruppo di solidali con la resistenza kurda ha fatto irruzione nella sede della compagnia di bandiera turca, occupando l’ufficio, leggendo un comunicato (vedi sotto video e testi) e poi manifestando in aeroporto con slogan, striscioni e volantini.

Il video della lettura del comunicato in solidarietà con la lotta del popolo curdo, effettuato all’interno degli uffici della Turkish Airlines dell’aereoporto di Caselle, a Torino, potete trovarlo qui:


https://sendvid.com/2ix0s5ad

Segue il testo del volantino distribuito in diverse lingue:

– Italiano –

Ci troviamo negli uffici della Turkish Airlines di Torino. Con questa irruzione vogliamo rompere i silenzi e le menzogne che coprono la guerra scatenata dalla Turchia di Erdogan contro il popolo curdo. Come negli anni Novanta, ai bombardamenti di villaggi e città, incendi, torture, arresti di massa, si vanno aggiungendo aggressioni razziste contro civili curdi.
È inutile e ipocrita commuoversi di fronte alle foto dei profughi o dei bambini in fuga dalla guerra, mentre i “nostri” Stati democratici continuano a sostenere i responsabili di tali guerre: la Turchia innanzitutto, amica dell’Occidente, partner commerciale, membro della Nato, e intanto sostenitrice dello Stato Islamico e massacratrice dei curdi e dei dissidenti.
Ecco perché siamo qui. Perché gli interessi della Turchia in Europa non devono più poter vivere in pace. E perché i nostri fratelli e sorelle che resistono sui monti del Kurdistan devono sapere che non sono soli.
Gli Stati nazione e la globalizzazione capitalista hanno fallito. L’Impero si sta sgretolando. È tempo di rivoluzione. È tempo di organizzarsi. In Kurdistan hanno cominciato. È per questo che hanno tutti contro. È per questo che noi stiamo dalla loro parte.
Per l’unione dei popoli in lotta! Dalle Alpi al Kurdistan!
Viva la solidarietà internazionale!


– Inglese –

We are in the offices of Turkish Airlines in Torino (Italy). We are here to break down silences and lies that are hiding the war unleashed by Erdogan’s Turkey against Kurdish people. As in the 90’s: villages and cities bombings, fires, tortures, massive arrests, and also racial aggressions against Kurdish civilians.
It’s useless and hypocrite to be moved by refugees or children’s photos running away from war, while “our” democratic States keep on supporting these wars’ responsibles: Turkey first of all, friend of the West, business partner, Nato’s member, and meanwhile Islamic State’s supporter and slaughter maker of kurds and dissidents.
That’s why we are here. Because Turkeys interests in Europe can’t live in peace anymore. And because our sisters and brothers that are resisting on Kurdistan’s muontains have to know that they are not alone.
National States and capitalistic globalisation failed. The Empire is crumbling down. It’s time for revolution. It’s time to organize our self. In Kurdistan they already started to. That’s why they have all against them. That’s why we are by their side.
For the unity of the peoples in struggle! From Alps to Kurdistan!
Long live international solidarity!


– Turco –

İtalya’nın Torino şehrinde Turkish airlinesi işkal etme amacımız Erdoğa’nın Kürt halkına karşı yürüttüğü savaşın yalanlarla ve derin bir sesizlikle örtpas edilmesidir.
90’lı yıllarda olduğu gibi köy yakmalar, bobmalamalar, işkence ve tutuklamalarla ırkçı bir zihniyetle faşizime kadar ulaşmış olan sivil kürt halkı katliamına neden olmuştur.
Demokratik diye geçinen ülkelerin; birçok savaşa destek sunarken sınırda ölen çocuklar, kaçan mültecilerin fotoğrafları ile siyaset yapmaları anlamsızdır.
Türkiye herşeyden önce batının dostu, Nato üyesi ve daişin en büyük destekçisi olarak kürt halkı  üzerinde  derin savaş yürüterek Kürt halkına karşı katliamlar yapaktadır.
İşte tam olarak bu yüzden burdayız. Çünkü Türkiye’nin avrupada olan ekonomik çıkar ilişkisi birdaha asla kendini rahata hissetmeyecek ve Kürdistan dağlarında direnen yoldaşlarmız bilmelidirler ki yanlız değiller.
Ulus devlet, global kapitalizim çökmüştür. İktidarlar devrini bitirmiştir.
Şimdi devrim zamanı, şimdi örgütlenme zamanı. Kürdistanda devrim başlamıştır ve işte tamda bu yüzden, bütün ikdidar zihniyerler ve dünya sistemi Kürt halkına karşı savaş başlatmıştır.
Biz Kürt halkının mücadelesini destekleyerek tamda onlarla aynı safta bulunmaktayız.
Direnen ve mücadele eden halkların birliği için! Alplerden Kürdistana!
Yaşasın internazional dayanışma!!!


– Tedesco –

Wir haben hier eingebrochen, die Mauer der Schweigens und Luegen, die bedeckt den Krieg, der von der ErdogansTuerkei gegen das kuerdische Volk entfacht wird, zu brechen.
Als in neunzig Jahre in Doerfersbombardierungen und Staedte, Braende, Massenverhaftungen, zu rassistiche Ueberfaelle gegen kurdische Buerger kommen.
Es ist zwecklos und heuchlerrisch, erschuettert gegenueber der Fluechtigen und/oder der Kinder, die entflichen aus dem Krieg, werden, waehrend “unsere” Staats, Verantwortlichen fuer derartige Kriege, ueber alles Westensfreundin, Handelspartner, Natosglied islamisches Staat Tuerkei, zur selben Zeit der Kurdischen und der Andersdenkende Verfechterin, unterzustuetzen fortsetzen.
Das ist der Grund, warum sind wir hier, damit Tuerkeisgeschaefte in Europa mehr keine Ruhe finden koennen nicht; damit unsere Brueder und Schwestern, die ueber Kurdistansberge widersetzen, muessen sie wissen, dass sie nicht alleine sind.
Die Landesstaats und kapitalistische Globalisierung sind gescheitert. Jetzt ist RevolutionZeit! Jetzt ist Zeit sich zu organisieren! In Kurdistan haben angefangen; deshalb haben sie alle gegen; deshalb sind wir mit kurdischem Volk.
Fuer Vereinigung der Voelker die kaempfen! Von der Alpen bis Kurdistan!
Es lebe die international Solidaritaet!

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Cosa succede in Medio Oriente?

un solo amico: le montagne

Cosa succede in Medio Oriente?
Contrariamente alle menzogne della propaganda, gli unici che stanno davvero combattendo sul campo le aggressioni dello Stato islamico (e le mire delle potenze capitaliste), sono le forze del PKK-PYD, alla guida di un movimento popolare, dal basso, fatto di uomini e donne, uniti al di là delle barriere nazionali, etniche, religiose… È un processo rivoluzionario, che da oltre tre anni ha liberato la regione del Rojava (nord-Siria) riorganizzando la vita sociale – pur nelle difficoltà della guerra e dell’isolamento – sulla base del protagonismo popolare, dell’uguaglianza di genere e della difesa dell’ambiente. È qualcosa di dirompente nello scenario mediorientale e non solo… Per questo hanno tutti contro… Per questo noi stiamo dalla loro parte…

Martedì 11 agosto 2015dalle ore 18:00
Presidio No-Tav di Venaus (Valsusa – TO)
Serata informativa – Cena + Film + Dibattito

Proiezione materiale video
Documentario sulla resistenza di Kobane
Incontro con Daniele Pepino
Autore di “Nell’occhio del ciclone. Il popolo curdo tra guerra e rivoluzione” , tornato di recente da Siria e Iraq

venaus 11 agosto


Benvenuti a Kobane

Documentario video sulla Resistenza e la ricostruzione di Kobane. Luglio 2015.