Settecento anni di rivolte occitane

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Gérard De Sède, Settecento anni di rivolte occitane,

Tabor edizioni Valle di Susa, luglio 2016, 352 pagine, 12 euro, isbn 978-88 941842-0-4

L’Occitania è innanzitutto l’area di diffusione della lingua d’oc, parlata a sud della Loira, dalle Alpi ai Pirenei e dall’Atlantico al Mediterraneo. Ma è anche il luogo di una originale civiltà che al suo apogeo, nel XII e XIII secolo, fu aggredita e sconfitta in una guerra di conquista passata alla storia come la crociata contro i catari.

Da allora, per settecento anni, gli occitani non hanno mai smesso di ribellarsi e di difendere la loro libertà e identità contro il centralismo dello Stato francese. Le rivolte dei tuchini e dei croquants, le guerre dei camisards e delle demoiselles, le Comuni di Marsiglia e Narbonne, la sollevazione dei vignaioli del 1907, l’insurrezione del Larzac… sono solo alcuni degli episodi di questa lotta misconosciuta o deliberatamente cancellata che l’autore ripercorre in questo libro.

Una incursione appassionata nella storia dell’Occitania, la storia di una resistenza che non è affatto conclusa…

SOMMARIO

Introduzione

Prefazione, del Collettivo «Mauvaise troupe occitana»

1. Che cos’è questa Occitania?

2. Bernard Délicieux, la sfida all’Inquisizione

3. «Rei de Fransa, rei de figas, rei de merda». Dai tuchini ai croquants

4. L’Ormée: una Repubblica a Bordeaux sotto Luigi XIV

5. I camisards, guerriglieri e profeti

6. Lotta sociale e psicodramma: la strana guerra delle demoiselles (1829-1872)

7. 1851: la Provenza imbraccia le armi contro il colpo di Stato bonapartista

8. 1870: la Comune nasce in Occitania

9. 1907: i grappoli della collera

10. L’Occitania nel Novecento

Recensione di Sandro Moiso, apparsa su Carmilla Online.

Recensione di Alessandro Barile, apparsa su Il Manifesto.

Recensione di H. Agît Dora, apparsa su Le Monde Diplomatique.


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